Insetticidi e fertilizzanti naturali

Insetticida spray al sapone di Castiglia

Questo ineguagliabile sapone naturale, a base di olio di oliva, è utilissimo per realizzare un efficaceinsetticida spray. Dopo aver riempito un contenitore spray con acqua aggiungete un cucchiaio disapone di Castiglia, un pizzico di pepe, uno di aglio in polvere e per finire qualche foglia di menta piperita. Agitate bene e il vostro repellente contro afidi e cocciniglie è pronto all’uso.

 Insetticida spray all’aglio 

L’aglio è un potente repellente naturale, capace di scoraggiare tantissimi insetti e spingerli verso altre mete. Per preparare il nostro insetticida frulliamo una testa di aglio e qualche chiodo di garofano insieme a due tazze di acqua, fino ad ottenere un composto molto fine. Lasciamolo riposare per un giorno e mescoliamolo poi in circa 3 litri d’acqua. La miscela così ottenuta potrà essere vaporizzata, con uno spruzzatore, direttamente sulle foglie delle nostre piante.

Aglio 2

Basta prendere 3/4 spicchi di aglio tritato e unirli a un paio di cucchiaini di olio minerale. Fatto questo, lasciate riposare la composizione una notte e dopo di che toglierete i pezzettini d’aglio dall’olio. A questo punto aggiungendo un bicchiere di acqua e un cucchiaino di sapone biodegradabile otterrete una miscela letale per insetti. I composti dell’aglio (vale a dire il disolfuro diallile e il trisolfuro diallile), infatti, sono irritanti e mortali per la maggior parte dei parassiti. Unica precauzione: non applicate questo “unguento magico” nelle ore più calde o durante giornate con il cosiddetto sole che spacca le pietre. L’olio potrebbe bruciare e rovinarvi la pianta.

 

 Thè all’ortica

Quante volte vi sarà capitato distrattamente di sfiorarla e di ritrovarvi in breve tempo con quel fastidioso prurito? Beh l’ortica non è solo irritante e può dimostrarsi un’ottima alleata per le vostre coltivazioni.  Munitevi di un robusto paio di guanti da lavoro e  raccogliete un po’ di piante di ortica. Mettetele a macerare in un secchio ricoprendole d’acqua e lasciatele riposare per almeno una settimana. Passato questo tempo il vostro nuovo concime liquido 100% biologico è pronto per l’uso.

Insetticida spray al pomodoro 

Le foglie di pomodoro sono ricche di alcaloidi, ottimi come repellente per molti afidi, vermi e tarme. Riempite due tazze con foglie di pomodoro tritate e aggiungete dell’acqua. Lasciate riposare per almeno una notte e poi diluite il composto ottenuto con altre due tazze di acqua e il gioco è fatto. Ora potete vaporizzare sulle vostre piante. Tenete il repellente lontano dagli animali domestici poiché può essere tossico.

 Gusci d’uovo

I gusci d’uovo sono un interessante ingrediente per il nostro giardino con una doppia utilità: possono, infatti, essere considerati un ottimo concime e anche un magnifico repellente. Possono essere utilizzati sia in pezzi sia finemente tritati. Se tritati potete spolverare la base delle vostre piante con la polvere ottenuta. Se invece li utilizzate a pezzi, create una sorta di anello alla base dei vegetali: questa barriera può dissuadere sia le lumache sia alcuni bruchi.

 Trappole alla birra 

Mettete un po’ di birra in un sottovaso alto o in un bicchierino dello yogurt, (che andrà sotterrato fino al bordo) e vedrete che al mattino molte lumache vi saranno cadute dentro annegando. Lo so, potrebbe sembrare crudele, ma è l’unico modo per salvare le vostre piante.

Ci raccomandiamo però di fissare il recipiente un centimetro circa sotto il livello del suolo, in modo tale che il mollusco sporgendosi potrà finirci dentro. Metterlo allo stesso livello del terreno vorrebbe dire aver offerto un giro di birra al simpatico animaletto cornuto che, dissetato, potrò poi tornare a concludere l’happy hour sulla vostra pianta!

Concimare con i fondi di caffè 

Se siete amanti del caffè e ne consumate in quantità industriale non gettate i fondi usati. Sono un’ottima fonte d’azoto per il terreno. Aggiungeteli al vostro compost oppure spargeteli direttamente al suolo.

Insetticida spray al peperoncino 

Anche il peperoncino è un’ottimo repellente naturale contro i parassiti. Per preparare il vostro spray frullate ad alta velocità per circa due minuti 6-10 peperoncini con due bicchieri di acqua. Lasciate riposare per la notte il composto così ottenuto. L’indomani filtrate la polpa e versate il liquido nello spruzzatore aggiungendo un bicchiere di acqua.

Concimare con l’erba 

Il vostro prato non è bello e verde come vorreste? Non preoccupatevi basta una semplice accortezza: quando tagliate l’erba non raccoglietela ma lasciatela sul terreno, sarà una preziosa fonte di azoto. L’erba appena falciata, infatti, essendo molto corta si decompone rapidamente arricchendo di nutrienti il suolo e rendendo il vostro prato sicuramente più rigoglioso.

 

Se, invece, le vostre piante sono state attaccate da qualche specie di fungo. Il consiglio e spruzzarci sopra del latte. E’ un ottimo fungicida e previene la crescita di iodio.

 

Problemi di muffa? Una bella spruzzata di bicarbonato di sodio e il problema è risolto. Il bicarbonato distrugge le spore fungine, impedendo loro di germinare.


 

Zoetrope – turbina eolica fai da te

The Zoetrope

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The Zoetrope is a vertical-axis wind turbine made from common materials such as stove pipe, metal brackets, plastic sheet and a trailer hub. Many of the materials can be found at local hardware or home improvement stores, the rest can either be made at home or purchased online. The Zoetrope was commissioned by Washington (USA) resident and renewable energy supporter Mike Marohn to provide supplemental water heating.

Applied Sciences made the decision to open source the wind turbine and provide a freely available introduction to wind power, thereby allowing others to improve the design and functionality. The construction guide represents a realization of the open source decision. It details the build process and includes a complete materials list as well as recommended tools.

Something to keep in mind is that the power output of The Zoetrope is specifically tailored to the site where it is located and the application for which it is being used. Water heating is a cumulative process that can accommodate wide fluctuations in power and voltage. This is ideal since the site can routinely experience 25m/s (60mph) wind gusts. Putting that potential energy to use without burning up the stator means lower efficiency in light wind as a trade-off. During limited testing, power outputs of 150-200 watts were observed, but with a unidirectional anemometer and varying load resistance, those numbers are definitely approximations. The “official high” sustained wind speed during the testing period was 9m/s (20mph). In building your own turbine for your own application, you could tailor it to get better low speed performance than The Zoetrope.

Usi alternativi dell’aceto

IN GIARDINO:

  • Bilancia il PH del terreno: aggiungete un bicchiere d’aceto a un secchio (circa 5 litri) d’acqua quando irrigate.
  • Debella le erbacce che crescono tra le fessure dei muri, o tra le piastrelle del giardino: innaffiate la zona con dell’aceto
  • Allontana gli insetti: gettate l’aceto sulle aree infestate dalle formiche, le farà emigrare altrove

IN CASA:

  • Elimina gli odori dalla “schiscetta” (il contenitore per il pranzo): immergete un pezzo di pane nell’aceto e poi lasciatelo per una notte nel vostro lunch box
  • Rimuove le macchie e gli odori dalle mani: inumiditele con l’aceto e strofinatele dopo aver tagliato della cipolla o dell’aglio
  • Allevia il mal di gola: mescolate un cucchiaino d’aceto e uno di miele in un bicchiere d’acqua e bevete
  • Versato su un panno pulisce: rubinetti, taglieri, porte della doccia, acciaio inossidabile, piani di lavoro, portasapone e residui di sapone, frigorifero, ecc…
  • Libera le tubature e i filtri della lavastoviglie: una volta al mese aggiungete l’aceto al ciclo di lavaggio normale
  • Pulisce e sgrassa perfettamente gli elettrodomestici della cucina
  • Rimuove gli accumuli di calcare dal bocchettone della doccia o dai filtri dei rubinetti: immergerli in una soluzione di acqua e aceto (un quarto di aceto su una parte d’acqua)
  • Pulisce e rinfresca i tappeti: utilizzate pari quantità di acqua e aceto e strofinate
  • Libera le tubature dagli ingorghi: utilizzate pari quantità di bicarbonato e aceto, mescolate e fate scendere per gli scarichi
  • Rimuove la colla residua delle etichette: inumidite la parte da trattare con poco aceto
  • Rimuove le macchie e gli odori dai materassi: bagnate con poco aceto e bicarbonato e strofinate
  • Elimina lemacchie di vernice dai vetri delle finestre: applicate su un panno e strofinare
  • Migliora l’adesione della pittura alle pareti: applicate sul muro prima di tinteggiare

SUI VESTITI

  • Elimina i pelucchi dai vestiti: aggiungete mezzo bicchiere d’aceto di mele al risciacquo della lavatrice (renderà anche i colori più brillanti e sostituirà l’ammorbidente)
  • Elimina l’odore di fumo dai vestiti: aggiungete mezzo bicchiere d’aceto di mele al risciacquo della lavatrice o nella bacinella per il lavaggio a mano
  • Rimuove le gomme da masticare attaccate agli abiti: inumidite la parte con l’aceto, lasciate agire e strofinate

RIMEDI NATURALI

  • Favorisce la digestione, secondo la saggezza popolare: aggiungete un cucchiaio di aceto di mele ad un bicchiere d’acqua e bevete prima dei pasti
  • Allevia le congestioni nasali, il raffreddore: aggiungete mezzo bicchiere d’aceto all’umidificatore
  • Aiuta a ridurre la forfora: aggiungete un bicchiere d’aceto di mele al risciacquo dei capelli
  • Allevia i dolori da scottature: applicate delicatamente un batuffolo di cotone imbevuto d’aceto sulla pelle
  • Sostituisce egregiamente il dopobarba: applicate dopo la rasatura dell’aceto di mele (senza esagerare, se volete avere dei rapporti sociali)
  • Cura la pelle grassa: fate una pasta con miele, farina e aceto e applicate sui brufoli prima di andare a dormire (lasciate seccare, prima di coricarvi!) e rimuovete al mattino
  • “Crema da notte” all’aceto: riunite un bicchiere d’olio extra vergine d’oliva, un quarto di bicchiere di aceto di sidro di mele e un quarto di bicchiere d’acqua, mescolate e applicate sul viso pulito. L’olio fornisce nutrimento alla pelle, mentre l’aceto si occuperà delle cellule morte, delle macchie e dei batteri

CON I NOSTRI AMICI A QUATTRO ZAMPE:

  • Allevia e cura gli eventuali parassiti degli animali: spruzzate nelle orecchie e sul mantello
  • Elimina le macchie di urina del cane dal prato, che ingialliscono l’erba: aggiungete un cucchiaio di aceto alla ciotola dell’acqua del vostro cane
  • Neutralizza gli odori degli animali domestici: potete pulire la lettiera del gatto, disinfettare dove Fido ha fatto i suoi bisogni,
  • Tiene lontani i parassiti dai vostri animali: pulite le ciotole del cibo e dell’acqua degli animali con l’aceto

 

Ilaria Brambilla

Fonte: http://greenme.it/abitare/eco-fai-da-te/3877-aceto-30-usi-alternativi-

 

Detersivi fai-da-te: come autoprodurre il sapone per la lavatrice (liquido e in polvere)

Lunedì 06 Giugno 2011 11:21    Scritto da KIA – Carmela Giambrone
Fonte: http://www.greenme.it/consumare/detergenza/5076
La maggior parte dei prodotti per il candeggio poi contiene perborato di sodio, che rilascia sali dannosi per la salute, la fauna acquatica e anche i tessuti. Meglio optare per il percarbonato di sodio, che ha la stessa funzione ma è meno nocivo. Al posto dei disinfettanti (come per esempio la candeggina così largamente ed irresponsabilmente usata!), si possono usare aceto ed oli essenziali(lavanda, rosmarino, limone e tea-tree) che possono benissimo sostituire i tradizionali disinfettanti.

Se poi pensiamo alle nostre nonne una volta loro usavano la cenere che trasformavano in lisciva per lavare i panni, solo dopo è arrivato il sapone di Marsiglia ed il sapone fatto in casa con grassi animali che derivavano dalla macellazione casalinga (soprattutto di maiali) ma con il boom economico degli anni 50-60 la casalinga ha fatto la fantastica conoscenza con quella che sarebbe diventata la sua migliore alleata ed amica: la lavatrice e con essa il suo magico ed inseparabile compagno, ildetersivo per lavatrice prodotto su larga scala, polvere tuttofare che prometteva di rendere tutto bianco, lucente e come nuovo!

Ma da qualche tempo tutti noi ci siamo iniziati a chiedere cosa contengano davvero le cose che usiamo e soprattutto come esse si ripercuotano poi sull’ambiente in cui tutti noi viviamo.

Ecco allora il mercato che si trasforma sempre pronto a cogliere segnali di cambiamento ed ecco così la nascita di palline miracolose che solo grazie al loro movimento rendono magicamente lindo il nostrobucato, le noci del sapone perfettamente biodegradabili o la lisciva (fatta però industrialmente!) richiamo di tempi passati.

Per quanto però tutti questi prodotti abbiano effettivamente un ridotto impatto ambientale, se paragonati ai detersivi classici presenti sul mercato, non possiamo non chiederci quali risultati diano davvero?

In cerca di un buon sostituto del detersivo per bucato da usare in lavatrice e che magari fosse anche handmade (all’insegna della riduzione del nostro impatto sull’ambiente e dell’autoproduzione forma di indipendenza che non solo ci dona autonomia, anche di pensiero ma che ci rende liberi di scegliere!) e dopo aver provato le noci del sapone (per nulla soddisfacenti dal mio-e non solo- punto di vista!), la lisciva (che mi ha soddisfatto solo in maniera parziale visto che le macchie più difficili rimanevano lì tali e quali anche dopo il lavaggio!) ed il sapone di marsiglia grattugiato (difficilissimo da trovare e che però spesso rendeva necessario un extra risciacquo in quanto non si scioglieva perfettamente!) ora mentre attendo la stagionatura dei miei bei sapononi all’olio d’oliva e mentafatti in casa mi sono imbattuta nella ricetta di Soule Mama (poi rivista danatixdelinquere ) della sua fantastica polvere per bucato e del suo “derivato” detersivo liquido fatta in casa!

Così come esimersi dalla sperimentazione?

Eccomi allora pronta all’autoproduzione: la prima ricettina è veloce e pratica;  carta, penna e una volta reperiti gli “ingredienti magici” voilà il sapone per bucato in polvere per lavatrice handmade è pronto!

1) DETERSIVO PER LAVATRICE IN POLVERE fai-da-te

detersivo_in_polvere_fai-da-te

Servirà:

    • 1) sapone di marsiglia vegetale da grattugiare pian pianino! (come accennato precedentemente il sapone di marsiglia è molto difficile da trovare perché non deve contenere Sodium Tallowate, il cosiddetto sego bovino, si tratta del grasso saponificato ottenuto dagli scarti di macellazione, quindi un grasso animale. Questo sgradevole ingredienti si trova in quasi tutti i saponi per il viso e per il corpo oltre ad essere contenuto in tutti i saponi da bucato.Tra gli altri ingredienti troviamo poi il Sodium Palmate e Sodium Palm kernelate, si tratta rispettivamente di grassi saponificati da palma e da noccioli di palma. Sebbene siano grassi vegetali, dal punto di vista ecologico non sono poi così accettabili o ancora fosfati e profumi.

      Il vero sapone di Marsiglia dovrebbe essere fatto con olio d’oliva, che nell’INCI si riconosce dal nome Sodium Olivate e sarà questo l’ingrediente da ricercare.

      Sicuramente tra gli altri ingredienti non mancheranno l’EDTA, un sequestrante onnipresente e molto dannoso. A questi poi aggiungiamo limonene, citral, e come detto profumi in genere. Tutti prodotti di natura sintetica; io uso quello dell’almacabio ma anche quello di Officina Naturae o della Ecor sono perfetti.

      Si trovano in tutti i negozi di prodotti eco-bio). Un’ottima alternativa è quella di farsi il sapone da sé, esattamente come faccio io (utile per questo il gruppo “Sapone E autoproduzioni” di Veggie per info e consigli utili! )

    •  bicarbonato di sodio
    • carbonato di sodio (soda x bucato e non soda caustica!!!)

facoltativa (per potenziare!):

  •  borace (io non l’ho messa e ho trovato che sia già ottimo così!) Mescolare tutto insieme in proporzioni 2:1:1(:1) e porre in un barattolo a chiusura ermetica; di tanto in tanto scuotere per bene il barattolo x evitare la sedimentazione del sapone in fiocchi.

Da usare in dose: mezza tazza per un pieno carico usando in più dell’aceto bianco come ammorbidente e se volete qualche goccia di olio essenziale sciolto in un cucchiaio di alcool alimentare a 95° ….e altro che “bianco che più bianco non si può”!

 

Provato dalla sottoscritta e… responso?

Ottimo: a freddo, 40°C, 60°C (eco per chi ce l’ha) risultati ottimi sia con gli scuri che con i bianchi che con i colorati….ma io lo aggiungo direttamente nel cestello e non nel cassetto del sapone della lavatrice!

Wonderful!

Se avete macchie persistenti (incrostate, vecchie o di erba) il consiglio è fare come al solito: pretrattate con sapone di Marsiglia direttamente sulla macchia!

Occhio a non usare il prodotto sulla lana (per me problema inesistente dato che sono vegan!) perché la soda non ci và molto d’accordo!

2) DETERSIVO LIQUIDO PER LAVATRICE fai-da-te.

detersivo_liquido_lavatrice

Ovviamente poi ho provato anche la ricetta per chi (come me) vuole invece il detersivo liquido al posto di quello in polvere, che preferisco perché trovo molto più comodo (semplice come quello in polvere ma ci vuole un pochino più di tempo per prepararlo!)

Ingredienti:

  • sapone Marsiglia
  • soda x bucato
  • bicarbonato
  • acqua distillata fredda
  • acqua distillata calda

ed o.e. a piacere

in proporzioni:  2: 1: 1: 4: 3.

il da farsi è semplicissimo, basta grattugiare il sapone, unirlo all’acqua calda facendolo sciogliere in un pentolino a fiamma bassa per benino quindi a fuoco spento aggiungere la soda e il bicarbonato e rimestare con un cucchiaio di legno facendo sì che non si formino grumi ed avendo l’accortezza di dare anche qualche colpetto con il frullatore ad immersione se necessario quindi travasare il tutto in un contenitore per detersivo assolutamente riciclato, aggiungere l’ acqua fredda e alcune gocce dell’o.e. scelto e scuotere con forza per qualche minuto lasciandolo infine riposare per qualche ora.

In caso si rendesse necessario poi diluirlo ulteriormente con acqua fredda e scuotere nuovamente.

Ottimo soprattutto per lavaggi brevi e a freddo (quelli che preferisco, dato che non faccio il meccanico!) perché non crea problemi di residui o non ha necessità di extra risciacqui!

Da usare in dose: un misurino del flacone riciclato (1 tappo) per pieno carico.

Anche in questo caso è possibile usare l’aceto bianco come ammorbidente e l’olio essenziale sciolto in alcool alimentare a 95° per profumare.

In definitiva il mio consiglio è pensare sempre al post-vita in tutto ciò che utilizziamo e pensare all’impatto ambientale che esso ha sull’ambiente. Altra cosa da non dimenticare è che quello che usiamo possiamo non solo autoprodurcelo (all’insegna delle 3R:riduci riusa ricicla!) ma anche migliorarlo adattandolo così perfettamente alle nostre esigenze!

Un esempio? produrre una determinata quantità di detersivo magari in un paio d’ore un giorno che abbiamo un po’ dì di tempo libero per poi averlo sempre disponibile nelle successive settimane!

E buona autoproduzione!

Kia – Carmela Giambrone

 

Come costruire un pollaio con materiali di recupero, pochi soldi e tanta fantasia

Quelle che seguono non sono le istruzioni per costruire il pollaio, ma un pollaio come ne esistono tanti in giro per il mondo: prendetele quindi a mo’ di fonte di ispirazione e, soprattutto, sentitevi liberi di personalizzare il vostro progetto!

LISTA DEI MATERIALI UTILIZZATI:
  • una decina di piastre a L con tre fori per lato;
  • tante, tantissime viti autofilettanti;
  • zoccoli di legno di varia misura;
  • 1 ruota giocattolo;
  • 2 monitor di computer;
  • assi di legno lunghe e strette (tra cui un battiscopa);
  • pannelli di legno da un vecchio armadio;
  • pannelli di truciolato grezzo per il tetto;
  • ritagli di un telo da campeggio;
  • sega, martello, cacciavite, trapano, cutter, forbici, puntine da disegno, chiavi a brugola

Bene, cominciamo. Innanzitutto vi serviranno dei pannelli di legno. Io li ho trovati per strada, in una via semideserta dove qualcuno si era liberato in modo incivile di un vecchio armadio. Voi potreste recuperarli nel vostro garage, da un vicino, a un ferrovecchio o, chissà, magari per strada come me! Usatene uno come base, e a suon di viti autofilettanti cacciavite, attaccateciquattro zoccoli di legno della stessa lunghezza (preparatevi a usare una sega…)

 

FOTO 1 – base completa

Io ci ho aggiunto anche una ruota presa da una carriola giocattolo, così da poter spostare la struttura – da solo – una volta terminata.

 

 

 

 

 

FOTO 2 – carriola

Ora cominciate con le pareti. Ricordate che uno dei due lati corti dovrà rimanere sollevato di qualche cm, in modo da permettervi in seguito di infilare e sfilare una lastra di metallo/lamiera/ecc come fondo… le galline e i galli, si sa, ci vanno giù pesante con gli escrementi, e per voi sarà più facile pulire. Per quanto riguarda i lati lunghi invece, uno dovrà essere privo di aperture, in modo da fornire protezione sufficiente da vento, pioggia e gelo durante l’inverno.

 

FOTO 3 – i due lati (lungo e corto)

Avendo scelto un tetto spiovente per evitare accumuli di neve e acqua – liberi di fare altrimenti a seconda del clima della vostra zona –, per il mio pollaio ho scelto un pannello orizzontale per il lato lungo sinistro, e due pannelli verticali per quello lungo destro. Quest’ultimo lato è stato poi sagomato (e dagli ancora di sega…) in modo da fare spazio a due vecchi monitor di computer, che fungeranno da “alcova” per eventuali pulcini.

 

FOTO 4 – pareti con computer

Ho anche aggiunto uno sportello con un paio di cerniere in metallo (acquistate da un ferramenta), che, posizionato sopra uno dei due monitor, farà da porta di ingresso.

FOTO 5 – sportello

È ora il momento di arredare gli interni: da un lato ho scelto di creare una “zona ristoro”, con una semplice bottiglia di vetrorovesciata e una boccia d’acqua vuota di quelle aziendali (regalo di un amico) per contenere il becchime.

 

 

 

 

FOTO 6 – bottiglia + boccia

Da notare che la parete divisoria ha una fessura a tre quarti dell’altezza, in modo da favorire la circolazione dell’aria durante l’estate, impedendo nello stesso tempo l’ingresso di animali-stermina-galline tipo le volpi. Tutto il pollaio, se fatto a dovere, dovrebbe tenere conto di questi due aspetti. All’interno ho poi fissato con le solite viti autofilettanti tre assi di legno, due lunghe parallele tra loro a diversa altezza e una più corta perpendicolare alle altri. Per chi non lo sapesse, galli e galline amano dormire sollevati da terra, di solito sui rami o, appunto, su qualche sostegno.

FOTO 7 – totale con assi

E ora veniamo alla copertura. Per il tetto non ho potuto fare altro che acquistare in un megastore del fai-da-te due ulteriori pannelli su misura, un po’ perché il peso complessivo stava diventando troppo, un po’ perché i pannelli cominciavano a scarseggiare, e avrei dovuto optare per un taglia e cuci lungo, antiestetico e soprattutto devastante, per me…

FOTO 8 – i due pannelli

Entrambi i pannelli sono uguali, sia come misure, (130 cm x 85 cm) sia come materiale (truciolato grezzo). Per quanto riguarda l’installazione, dopo un po’ di spremitura di meningi ho trovato una soluzione forse complessa, ma che rispettava due parametri ben precisi: la stabilità e l’apertura/chiusura. Detta in altri termini, se da una parte il tetto deve poter essere rimosso per consentire tout court un accesso al pollaio, d’altra parte bisogna fare in modo che un vento troppo forte non scoperchi tutto, con conseguenze tragicomiche.

 

FOTO 9 – 10 – sistema blocchetti

Ecco quindi nelle due foto qui sopra la tecnica scelta. Dopo aver applicato tre blocchetti – quelli dei bancali di legno – a ciascun pannello, ne ho applicati altrettanti alle pareti del pollaio stesso, in modo che combaciassero tra loro al momento della chiusura (in tutto sono 5 e non 6 perché quello centrale serve per entrambi

i pannelli). Ho poi bucato col trapano ogni blocchetto fissato al pollaio, e nel foro ho infilato un cilindro di legno stile Ikea (impossibile non averli in casa…)

FOTO 11 – cilindro di legno

A questo punto il gioco è fatto e per aprire il pannello a sinistra basterà spingere nella direzione indicata dalla freccia, stessa cosa, ma nel senso opposto, per quello di destra.

FOTO 12 – blocchetto con freccia

E per finire non resta che fissare con una serie di puntine da disegno (o quelle a una punta o anche quelle a tre – io ho usato entrambe) un telo impermeabile, per allungare la vita media della parte più esposta alle intemperie, e cioè il tetto. In garage ho recuperato un vecchio telo da campeggio, di quelli che si mettono sotto la tenda, ma può andar bene anche altro.

 

FOTO 13 e 14 – teli di copertura

Voilà. Non resta ora che recarsi in qualche fattoria o a una delle tante fiere di paese e acquistare – per cominciare – un paio di galline. Badate bene che questi animali, di qualunque razza siano, hanno la pessima abitudine di svegliarsi a orari improponibili, per cui c’è sempre bisogno di qualcuno che si alzi e vada ad aprire il pollaio.

 

Foto, idea e testi: Roberto Zambon

Compostiera da Balcone o fai da te

Compostiera hand-made by me!

Finalmente mi sono decisa a scrivere e …descrivere con questo post passo per passo la costruzione ed il conseguente utilizzo della mia efficientissima compostiera che io amichevolmente definisco”autosufficiente” perché una volta riempita bisogna solo attendere un paio di mesi -o tre dipende dal periodo dell’anno- ed il compost è bello che pronto!
Allora inizio col dirvi che sul web ci sono decine di guide scaricabili in pdf o anche semplicemente consultabili, io sono partita da lì ma poi…l’ho fatta molto più semplice….innanzitutto se ben organizzata non ha bisogno di complicati biofiltri o altri aggeggi strani , l’importante è seguire scrupolosamente 2 o tre regole!Allora, innanzitutto procuratevi un bidone abbastanza capiente…allora io con il mio compagno (che siamo io vegan e lui vegetariano…quindi buoni consumatori di frutta e verdura!) un bidone lo riempiamo in tre-quattro settimane e vi assicuro che si fa’ davvero in fretta!

…mi vieni in mente il consiglio che veniva dato in un articolo che lessi qualche tempo fa’ per rendersi conto di quanta immondizia ognuno di noi crea quotidianamente, ossi per una giornata intera portarsi dietro un piccolo sacchettino e vedere in quanto tempo esso veniva riempito, beh….allo stesso modo il mio bidone “made by me” rende l’idea, senza nemmeno accorgersene è pieno…. In merito c’è un’altro vantaggio oltre a quello diretto del riciclaggio: dopo un paio di mesi inizierete a scartare mooooolto meno perchè vi renderete conto di quanto spreco e scarto fate (anche se poi il tutto viene riutilizzato!)
Quindi una volta che avete il vostro bel bidone (alcuni usano quelli per il bucato, altri quelli per l’immondizia, io ho preferito quelli per le foglie secche da giardino , quelli verdi di plastica resistente con il coperchio che sono perfettamente sigillati una volta chiusi da 80 lt ma voi regolatevi in base a quanti siete, anche se io non scenderei sotto questo volume!) procuratevi dell’argilla espansa in palline, un saccetto piccolo basta, della rete in plastica a maglie fini, della zanzariera in tessuto (non in alluminio!), un trapano, del fil di ferro ricoperto in plastica, della carta vetrata, un sottovaso e delle mollette di plastica.

Quindi: innanzitutto dovete decidere un dettaglio che poi diventerà abbastanza rilevante: volete poter prendere il compost pian piano a mano a mano che a strati matura o desiderate prendere tutto l’intero contenuto del vostro bidone-compostiera in una volta sola?
io ho optato per il secondo caso, cioè prenderlo tutto in un’unica volta, x due ragioni:
-la prima organizzativa (essendo il mio primo bidone volevo fare le cose più semplici possibili);
-la seconda perchè il compost lo utilizzo per il rinvaso o per il rabbocco dei vasi (non avendo un orto su campo) e quindi il compost lo uso 1 o 2 volte l’anno, o poco più;

Questo dettaglio apparentemente insignificante è invece molto importante perchè se decidete che lo volete prendere a poco a poco dovete costruire una sorta di “sportellino” nella parte bassa del vostro bidone e perciò dovete tagliare usando un seghetto a mano per legno un rettangolo tipo finestrella e applicare due cernierine tipo porticina e un gancino che lo tenga chiuso, inoltre dovreste mettere sui bordi del vostro sportellino qualcosa che riesca a sigillarlo per bene una volta chiuso perchè (RICORDATE SEMPRE!!!) nulla deve entrare nè uscire!
Insomma è certo un po’ più complicato perciò se anche voi siete alla vostra prima compostiera autosufficiente da balcone vi consiglio di fare come me e procedere al metodo più semplice, ossia quello del “senza sportellino e tutto in una volta!”^___^

Quindi prendete il bidone e foratelo per bene , non fatelo a caso ma costruitevi un modo per far sì che i buchi siano a distanze più o meno regolari e che quindi la ventilazione e sia regolare in ogni zona della compostiera, foratelo anche sul fondo ma non forate il coperchio!!!
A questo punto dovete passare alla “fodera” ossia preparare la prima protezione: dovete foderare internamente tutto il bidone (anche il fondo!!!) prima con la zanzariera e passando alla seconda protezione, poi con la rete di plastica a maglie fini aiutandovi fissando qua e là con del fil di ferro rivestito in plastica.

Una volta foderato per benino tutto l’interno della compostiera dovete passare alla preparazione del fondo: tagliate 2 pezzi di retina di plastica a misura , tondi, praticando dei tagli sul bordo a formare come delle alette, fissate uno dei due tondi con il filo sul fondo quindi riempite il fondo con le palline di argilla espansa, formando uno strato di circa 10 cm, questo strato servirà per non fare imputridire il tutto e far scivolare via il percolato, insomma lo stesso principio per il quale si forma una strato di argilla espansa sul fondo dei vasi, per evitare i ristagni ed infine mettete al di sopra dello strato di argilla il secondo disco di retina e fissate anche quello con il fil di ferro, questa retina servirà per evitare che i vostri amici fidati lombrichini siano tentati di andare verso il fondo ma soprattutto per rendere molto più stabile il tutto e fate attenzione a non lasciare i bordi tagliati aguzzi!
E…a questo punto ci siete…dovete solo procurarvi un po’ di lombrichi (se non sapete dove trovare della buona terra con dei lombrichi potete acquistarli nei negozi dove vendono esche, sì lo so che è orrendo pensare di entrare in uno di quei negozi ma…pensate che almeno ad alcuni di loro…state salvando la vita….) e il gioco è fatto!
Prima di iniziare a utilizzare la vostra compostiera ricordatevi  di chiudere sempre bene il bidone, nulla deve uscire nè entrare (!!!) e come vi dicevo prima ci sono 3 regole fondamentali molti importanti che non dovete mai dimenticare:

1)non buttate nulla che sia stato condito o che sia unto, non buttate nulla di origine animale nemmeno i croccantini dei vostri amici pelosi altrimenti sarà un immondo disastro!

2)mettete la vostra compostiera in una zona al riparo da sole cocente o gelo magari in un langolo del vostro balcone, questo perchè agli amici lombrichi sono molto delicati e non sopportano sbalzi di temperatura troppo bruschi o peggio di umidità ( a tal proposito dovete stare bene attenti all’umidità che c’è all’interno del vostro compost in maturazione perchè se è troppo bagnato i lombrichi annegano, se invece è stroppo secco muoiono perchè i lombrichi respirano tramite la pelle e hanno bisogno di una buona umidità!”)
Ora mi sento costretta a dirvi una cosa: molti dicono che a volte si rende necessaria l’aggiunta di acqua ma secondo me se il compost viene fatto nei modi descritti sopra tale necessità non si viene quasi mai a creare, basta dosare bene la parte “umida vegetale” con la parte secca tipo foglie, paglia o giornali (quotidiani NO i PATINATI!)

3)dosate bene la parte “umida vegetale” con la parte “secca” tipo foglie, paglia o giornali (quotidiani e NON i PATINATI!) in questo modo: 1 strato di scarti di verdure, 1 strato di secco, 1 strato di verdure, 1 strato di secco, e alla fine vi consiglio di mettere sempre un fine strato di torba che servirà per evitare il formarsi di cattivi odori e moscerini!

A questo punto potete iniziare a riempire il vostro bidone- compostiera e una volta che è pieno dovete avere pazienza per circa 2 o 3 mesi in base a se siete in primavera-estate o in autunno-inverno.
Il compost sarà pronto quando aprendo e mescolando vedrete solo terra e sentirete un buon profumo di sottobosco, se invece vedete ancora resti e riuscite a vedere cosa c’è nel bidone allora dovete aspettare ancora.
Non abbiate fretta!
Io sono a vostra disposizione per ogni chiarimento! Buon compostaggio a tutti!!!

Ho dimenticato un dettaglio importante!!!!….scusate….allora, bisogna mettere un sottovaso sotto il bidone e mettere tra il sottovaso ed il bidone delle listarelle (io ho usato dei pezzi di coprifili di plastica) in modo tale che il bidone sia rialzato e che ci sia spazio tra esso e il sottovaso, questo serve perchè il percolato deve andare giù fino così a venir raccolto dal sottovaso….e qui cosa importante…di tanto in tanto il sottovaso và svuotato se no sì che attira gli insetti, ma è un lavoro che và fatto veramente di rado …

Volevo fare una precisazione: i lombrichi sono assolutamente necessari!!!
…senza lombrichi il compostaggio descritto non avviene!…

QUI il link al tutorial video su you tube!

Fonte : http://equoecoevegan.blogspot.com/2009/04/compostiera-hand-made-by-me.html

 

 

 

 

 

 

Rimedi naturali contro le zanzare

Fonte: http://greenme.it/approfondire/guide/5583-rimedi-contro-insetti-guida?start=5

Vediamo alcuni semplici rimedi per non farle entrare in casa:
• Come prima cosa potete eliminare qualsiasi fonte di acqua stagnante. Cambiate spesso l’acqua delle gabbiette per uccellini, quella delle piscine per bambini e la ciotola dell’acqua degli animali domestici, almeno due volte alla settimana. Mantenete la vostra grondaia pulita e ben drenata. In cortile rimuovete tutti i possibili elementi e contenitori che raccolgono acqua piovana.
• Se utilizzate il barbecue, gettate un po’di salvia o rosmarino sulla brace per respingere le zanzare.
• Come i vampiri, anche le zanzare odiano l’aglio. Potete creare un efficace repellente naturale mescolando una parte di succo d’aglio con 5 parti d’acqua in una bottiglia a spruzzo di piccole dimensioni. Agitate bene prima dell’utilizzo, spruzzatelo leggermente sulle vostre parti del corpo più esposte alle zanzare, è un ottimo repellente che ha efficacia per un massimo di 5 – 6 ore. Potete anche immergere in questa miscela qualche striscia di stoffa e appenderla in aree aperte come giardini, cortili, terrazze. Tutti i repellenti a base d’aglio disponibili in commercio respingono le zanzare e le loro larve fino ad un periodo di quattro settimane.

• Conoscete l’olio di Neem? È un olio vegetale naturale estratto dall’albero di Neem che si trova in India. Le foglie e i semi da cui viene estratto l’olio contengono un composto che ha proprietà repellenti contro le zanzare. L’olio di Neem è un prodotto naturale e sicuro da usare.
• Piantate delle calendule attorno al cortile, funzionano come repellente naturale contro gli insetti in generale, i fiori infatti emanano un profumo sgradevole per gli insetti volanti.
• Sono sicure, non tossiche e sono disponibili in commercio, stiamo parlando delle trappole per gli insetti a base di feromoni.

• Altro rimedio ecologico per eccellenza, che però non dipenderà da voi, è dato dai pipistrelli. In molte zone all’aperto alcune specie di pipistrelli potranno aiutarvi a combattere gli insetti, infatti sono in grado di mangiare fino a 500 – 1000 zanzare al giorno.
• Altro rimedio anti zanzare sono le classiche trappole elettriche. Questa tipologia di trappole non usa nessun tipo di prodotti chimici, né tantomeno gas propano.
• Se non siete riusciti ad allontanarle e verrete punti, l’ultima spiaggia a cui potete appellarvi sono le svariate creme biologiche anti prurito da puntura. Magra consolazione, ma almeno non avrete eliminato nessun piccolo esserino alato.

Per chi non lo sapesse, moltissimi prodotti repellenti contro gli insetti contengono il DEET ossia la dietiltoluamide; una sostanza insetto-repellente molto efficace che si presenta sotto forma di liquido un po’ oleoso, incolore ed inodore. Protegge per 4-8 ore ed è più resistente al calore rispetto ad altri prodotti. A questo punto la domanda che sorge spontanea è:

Ma il DEET è sicuro?

Questo prodotto chimico viene assorbito molto facilmente dalla nostra pelle, e deve essere usato con cautela. Infatti i più comuni effetti indesiderati causati dal DEET sono le eruzioni cutanee, gonfiori, pruriti ed irritazione agli occhi. Per farne un uso sicuro adottate alcune piccole precauzioni:

• Sui bambini sono consigliati prodotti che non contengano DEET in percentuale superiore al 10%.

• Fate attenzione a non applicarlo in prossimità di occhi e bocca.

• Le lozioni o creme possono essere applicate più facilmente rispetto agli spray, che spesso non danno possibilità di controllo sul getto che emettono.

• Se vi trovate in aree con alta concentrazione di zanzare, se possibile, meglio indossare abiti a manica lunga e pantaloni piuttosto che stare svestiti e ricoprirsi di DEET come precauzione.

Gli esperti avvertono che i prodotti repellenti contenenti DEET non devono essere usati in combinazione con le creme solari, e soprattutto non devono essere applicati troppo spesso. Usateli solo negli orari più critici della giornata.

La citronella

Proviene da un’erba thailandese ed è un efficacissimo repellente naturale contro gli insetti e le zanzare in particolare. La citronella è un olio naturale, facilmente acquistabile nei supermercati e nei negozi per giardinaggio, che cresce in cespugli. Per usarla come repellente anti-zanzare rompete un gambo fuori dal ciuffo e togliete le foglie fino a quando non trovate lo scalogno alla base dello stelo. Strofinatelo tra le mani e in poco tempo ricaverete un succo polposo che potrete spalmare su tutte le parti esposte della pelle.

La citronella è acquistabile anche in spray e applicatori già confezionati.

 

Contro le pulci

fonte: http://greenme.it/approfondire/guide/5583-rimedi-contro-insetti-guida?start=4

• Lavate e pettinate regolarmente il vostro amico a quattro zampe. Utilizzate un sapone neutro, non degli insetticidi. Se le pulci si trovano sul pettine, immergete il pettine in un bicchiere d‘acqua saponata.

• Gli agrumi sono un deterrente naturale delle pulci. Versate una tazza di acqua bollente sopra qualche fetta di limone, ed includete anche la buccia del limone, contribuisce a liberare più olio d’agrume. Lasciate questa miscela a bagno per tutta la notte, poi passate la spugna sul vostro cane per uccidere le pulci all’istante. Una raccomandazione però, non utilizzate l’olio di agrumi sui gatti perché potrebbe provocare irritazioni.
• Al cibo dei vostri animali domestici aggiungete un po’ di lievito di birra e aglio, oppure dell’aceto di mele. Attenzione, nonostante le sue proprietà benefiche, è meglio non dare aglio crudo al vostro micio perché potrebbe avere effetti collaterali indesiderati.
• Shampoo di cedro, olio di cedro e materassi trattati col cedro sono disponibili in commercio. Il cedro è in grado di respinge molti insetti tra cui le pulci.
• Pulci nel tappeto del soggiorno? Armatevi di aspirapolvere e passatela in particolare nelle zone con minor traffico, come le parti che confinano sotto i mobili. Aspirando il tappeto rinchiuderete tutte le pulci all’interno del sacchetto della vostra aspirapolvere. Sostituite subito il sacchetto e buttatelo all’interno di un bidone della spazzatura all’aperto, gran parte dei vostri indesiderati ospiti saranno così eliminati.
• Create una trappola per pulci fatta in casa. Usate un ampio tegame poco profondo, riempitelo per metà con acqua saponata. Posizionatelo sul pavimento e ponete una lampada accesa sopra l’acqua. A causa del calore della lampada le pulci salteranno nell’acqua ed il detergente impedirà alla pulce di risaltare fuori dalla padella intrappolandole .
• Nel cortile o in giardino, seminate delle piante ‘respingi pulci’. Molte specie hanno una crescita annuale di una ventina di centimetri e producono dei fiori molto belli tra cui margherite e viole.

• Trappole atossiche per pulci sono disponibili in commercio. Molte di queste trappole sono poco costose e molto efficaci.
• Per il controllo a lungo termine e non tossico delle pulci, cospargete i luoghi in cui vi può essere la presenza di questi insetti con della terra di diatomee. Potete strofinare con la stessa sostanza anche la pelliccia del vostro gatto o del vostro cane.

 

Contro gli scarafaggi

 

Fonte: http://greenme.it/approfondire/guide/5583-rimedi-contro-insetti-guida?start=3

• La sabbia di diatomee è un’alternativa sicura, può essere spruzzata in aree dove gli scarafaggi si riuniscono, soprattutto le aree più nascoste come il retro del gabinettodietro agli elettrodomestici. Innocua per le persone, per gli scarafaggi è letale, le sue minuscole particelle tagliano l’esoscheletro ceroso dell’insetto e lo uccidono entro 48 ore.

Per una settimana dopo il trattamento gli insetti subiranno una maggiore disidratazione e cercheranno le fonti d’acqua, risultato è che potreste vederne in numero maggiore nella vostra casa. Ma non preoccupatevi, ci vorrà un trattamento di circa due settimane per estirpare alla radice il problema e non vedere più questi insetti in casa vostra.

• L’erba gatta è un repellente naturale per gli scarafaggi. Il principio attivo è costituito da nepetalactone, che non è tossico per gli esseri umani e per gli animali domestici. Potete mettere piccole bustine di erba gatta nelle aree di attività degli scarafaggi. L’erba gatta può anche esser cotta in una piccola quantità di acqua per farne una specie di infuso che verrà poi utilizzato come spray da applicare intorno al battiscopa e dietro ai contatori. Ricordatevi che questo repellente naturale deve essere usato solo in case senza gatti!
• Il sapone non delude nemmeno in caso di scarafaggi. Tenete un flacone spray di acqua saponata a portata di mano. Spruzzate la miscela acqua-sapone sugli scarafaggi, sarà per loro letale.
• Lasciate delle foglie di alloro, delle fette di cetriolo o qualche spicchio d’aglio nella zona interessata, saranno degli ottimi deterrenti naturali.

• È un fatto poco noto che gli scarafaggi adorino i luoghi alti. Ma vedrete che, se mettete dell’acido borico sulla superficie superiore dei vostri mobili da cucina, oppure nello spazio che rimane tra l’armadio e il soffitto, gli scarafaggi porteranno l’acido borico con se fino ai loro nidi, condannando così tutti gli altri esemplari. Un po’ meno innocuo degli altri rimedi, perché tossico se ingerito per via orale, l’acido borico è un rimedio estremo, che va tenuto lontano dalla portata di bambini e animali domestici.

 

Contro le formiche

Fonte : http://greenme.it/approfondire/guide/5583-rimedi-contro-insetti-guida?start=1

  • Le formiche non amano il sapone. Tenete a portata di mano uno spruzzino con dell’acqua saponata, potete spruzzarlo sulle instancabili operaie per allontanarle.
  • Posizionate delle bucce o delle fettine di cetriolo in cucina nel punto in cui vedete comparire le formiche dal muro. Molte formiche hanno una naturale avversione a questo ortaggio. PS: i cetrioli amari funzionano meglio.
  • Lasciate un paio di bustine di tea alla menta in prossimità dei punti in cui le formiche sembrano più attive. La menta è un ottimo deterrente anti-formica.
  • Tracciate una linea che spezza la colonna di formiche vicino al punto in cui fanno capolino. Le formiche non attraverseranno mai pepe di cayennaolio di agrumi (che potreste immergere in un pezzo di spago), succo di limonecannellafondi di caffè.
  • Mescolate un litro d’acqua con un cucchiaino di Borax (borato di sodio) e una tazza di zucchero. Mettete a bagno nella soluzione dei batuffoli di cotone, poneteli in un contenitore di yogurt piccolo col coperchio forato per consentire l’accesso delle formiche. Collocate il contenitore in un luogo dove vedete circolare le formiche. Il barattolino fungerà da esca per l’intera colonia di formiche e le sostanze saranno letali per i piccoli insetti. Attenzione, è importante che lo usiate solo all’interno dell’appartamento e che lo teniate lontano da animali domestici e bambini.