lunedì 14 novembre 2011 ( di Pecora Assassina)
Monti, euro, crisi, BCE, commissione trilaterale, ritorno alla lira
Una piccola rassegna stampa per approfondire l'articolo su Monti;
ovviamente per leggere gli articoli in versione integrale fate click sui
link sottostanti.
Da Tre-Monti ad un Monti: il Calvario
All’ombra della Goldman Sachs
Quasi tutti gli uomini interessati da queste mega speculazioni, sono
legati a doppia mandata a banche d’affari internazionali come per
esempio l’anglo-ebraica Goldman Sachs.
Nomi come Mario Draghi (vice Presidente Internazionale della Goldman per
l’Europa), Romano Prodi (advisor), Gianni Letta (l’ex sottosegretario
alla presidenza del governo Berlusconi è advisor di Goldman[4]) e lo
stesso Mario Monti…
All’ombra della massoneria
I personaggi che contano non si incontrano solo a bordo dei panfili
reali, ma anche in riunioni supersegrete come quelle del Gruppo
Bilderberg.
Nel 2004 il Gruppo si è riunito a Stresa, lungo le rive del Lago
Maggiore, e ha visto la partecipazione di nomi quali Franco Bernabè,
Mario Draghi, Mario Monti, Tommaso Padoa Schioppa (scomparso di
recente), Riccardo Passera, Paolo Scaroni, Marco Tronchetti Provera e
altri.
Negli anni successivi, a parte qualche nome nuovo, a questi meeting
figurano sempre gli stessi..
Attualmente nel Comitato centrale del potente gruppo lobbistico,
figurano tra gli italiani: Franco Bernabé (Telecom Italia spa) e
l'attuale capo del governo italiano Mario Monti (Presidente Bocconi).
Il Gruppo Bilderberg nasce nel 1952, ma viene ufficializzato nel giugno
del 1954, quando un ristretto gruppo di vip dell’epoca si riunisce
all’hotel Bilderberg di Oosterbeek, in Olanda. Da quel momento le
riunioni si sono svolte una o due volte all’anno, nel più totale
riserbo. I primi incontri si sono svolti esclusivamente nei paesi
europei, ma dall’inizio degli anni ’60 anche negli Usa. Si tratta di una
delle associazioni più controverse dei nostri tempi, accusata di
decidere i destini del mondo a porte chiuse. Nessuna parola di quanto
viene detto nel corso degli incontri è (quasi) mai trapelata.
Il programma di Monti era pronto da 4 mesi
“Monti e’ un’ancora che il Quirinale ha inventato. E’ da quattro mesi
che si prepara. Il programma e’ gia’ pronto ma nessuno ha avuto il
coraggio di dirlo a Silvio Berlusconi’. Ad affermarlo e’ l’economista
Giacomo Vaciago intervenendo al convegno organizzato dall’Associazione
Koine.
Nel rapporto “The Crisis of Democracy“, della Commissione Trilaterale di
cui sia Mario Monti che Lucas Papademos (banchiere proposto per il
governo tecnico greco) fanno parte (uno tra i tanti club “di ispirazione
massonica ultraliberista statunitense”, per dirla alla Odifreddi su
Repubblica.it, ma senza dimenticare il Bilderberg, l’Aspen Institute e
tutti quei posti dove una certa èlite, da Monti a Tremonti a Draghi,
discute amabilmente di strategie politiche ignorando che le sedi
preposte esistono e si chiamano istituzioni) viene detto a chiare
lettere che un eccesso di democraziaparalizza gli USA e gli stati
dell’Europa dell’est. E si sottolinea che:
” Il funzionamento efficace di un sistema democratico necessita di
un livello di apatia da parte di individui e gruppi. In passato [prima
degli anni ’60; nda] ogni società democratica ha avuto una popolazione
di dimensioni variabili che stava ai margini, che non partecipava alla
politica. Ciò è intrinsecamente anti-democratico, ma è stato anche uno
dei fattori che ha permesso alla democrazia di funzionare bene “
L'antropologa Ida Magli: "L'Europa nelle mani dei banchieri: torniamo
alla lira e riprendiamoci la sovranità"
In un editoriale sul Giornale lei dice che l’Italia farebbe bene a
uscire dall’euro. Ma non crede che, come dice l’economista Mario Comana
in una nostra intervista, le conseguenze sarebbero devastanti?
"Le conseguenze dell'ingresso nell'euro sono state 'devastanti', ma
nessun economista se n'è preoccupato tanto che per l'Italia la gestione
dell'ingresso nell'euro è stata condotta da un economista come Prodi e
da un banchiere come Ciampi. La perdita del potere d'acquisto (calcolata
proprio in questi giorni da Milano Finanza, ma che tutti i cittadini
italiani hanno sperimentato immediatamente) è stata del 100% con
l'ingresso nell'euro; con il ritorno alla lira sarà certamente forte ma
nulla in confronto alla perdita della sovranità e dell'indipendenza di
una nazione che aveva tanto sofferto, tanto combattuto per
conquistarle".
La trilaterale acquisisce l'Europa
La Grecia ha sostituito il suo primo ministro, dopo che questi aveva
avuto il coraggio di dire che avrebbe sottoposto un ulteriore ciclo di
severe misure di austerità ad un referendum. Il nuovo PM del paese è
Lucas Papademos, ex vicepresidente della BCE e della banca centrale
della Grecia, e membro (JP Morgan Chase/Exxon) della potente Commissione
Trilaterale di David Rockefeller.
Per quanto riguarda l'Italia, al posto di Silvio Berlusconi hanno
ottenuto l'ex commissario europeo Mario Monti, che guarda caso è
presidente europeo della Commissione Trilaterale.
Ogni volta che sentiamo parlare di "crisi del debito sovrano" - sia in
Messico nel 1997, Brasile nel 1999, nella mia nativa Argentina nel
2001/2, o oggi in Grecia, Italia, Spagna, Portogallo, Irlanda e (presto)
nel Regno Unito, Francia, o negli Stati Uniti - quello che significa
veramente è che i governi non riescono a riscuotere sufficienti entrate
fiscali dal loro popolo per pagare interessi e capitale sul debito che è
in gran parte nelle mani di istituti di private banking.
Penetrando nella Neolingua Orwelliana* dei media, questo significa che
il popolo di Grecia, Italia e Argentina devono pagare per gli errori dei
banchieri e dei governi corrotti, sopportando aumento delle tasse,
disoccupazione, bassi salari e pensioni, e un deterioramento della
sanità pubblica, istruzione e infrastrutture.
Così, ogni volta che c'è una crisi del debito pubblico, "Noi il Popolo"
dobbiamo pagare per questo.
Tuttavia, quando nel settembre 2008 una crisi del debito privato è
esplosa a causa della truffa dei derivati che ha affondato Lehman
Brothers, Merrill Lynch, AIG e molte altre istituzioni private, gli
Stati Uniti e altri governi sono intervenuti in soccorso dei banchieri,
fornendo salvataggi per le banche "troppo grandi per
fallire" (espressione neolinguistica che sta per troppo potenti per
fallire). Hanno salvato istituzioni del calibro di Citicorp, Bank of
America, JPMorgan Chase, Goldman Sachs con .... denaro del contribuente
(TARP), e attraverso l'(iper)inflazione, da parte della FED, del dollaro
USA (conosciuto in Neolingua come "Quantitative Easing I, II e III"), il
che significa trasferire un pezzo enorme del costo di quei salvataggi al
Resto del Mondo, utilizzando il dollaro come valuta globale.
Quindi, di nuovo, indipendentemente dal fatto che la crisi del debito
sia pubblica o privata, siamo sempre "Noi il Popolo" a pagare perché,
secondo il sistema attuale, tutti gli utili vengono privatizzati e tutte
le perdite vengono socializzate.
Ma torniamo ai signori Monti e Papademos. Siedono nella Commissione
Trilaterale insieme a centinaia di presidenti e amministratori delegati
aziendali, come Ana Botin (Banca Banesto/Santander, Spagna), Peter
Sutherland (Goldman Sachs/BP, Gran Bretagna), Michel David-Weill (Banca
Lazard, Francia), Jurgen Fitschen (Deutsche Bank, Germania), Stephen
Green (Hsbc, UK), Nigel Higgins (Rothschild Group, Gran Bretagna), Lord
Guthrie (NM Rothschild, Regno Unito), Klaus-Peter Müller (Commerzbank,
Germania), Dieter Rampl (UniCredito, Italia), Otto Ruding (Citicorp
Europa), Lord Simon of Highbury (Morgan Stanley, Regno Unito), Emilio
Ybarra (BBVA, Spagna), Robert Kelly (Bank of NY Mellon) Lord Brittan
(UBS, UK), Robert Zoellick (Banca Mondiale), oltre a Timothy Geithner,
Henry Kissinger e molti, molti altri ...
Infatti, la Commissione Trilaterale si coordina con il potente Council
on Foreign Relations (New York), Chatham House (Londra) e molti altri
think-tank, formando un'intricata rete globale di potenti intermediari
privati, che riunisce i principali attori della finanza, dell'industria,
dei media, del governo, del mondo accademico, dell'intelligence e
militari, che gestiscono il sistema globale odierno con particolare
attenzione ai loro interessi, e chiaramente non a quelli di "Noi il
Popolo".
Non c'è dubbio che i signori Papademos e Monti faranno tutto il
necessario per assicurare che l'Italia e la Grecia non siano
inadempienti rispetto ai loro debiti - ma piuttosto che i loro popoli
sopportino tutte le difficoltà, subiscano tutto il dolore, e facciano
tutti i sacrifici, in modo che i banchieri più importanti seduti nella
trilaterale possano ottenere indietro i loro soldi. Quelli che non
avrebbero mai dovuto fare prestiti a Grecia e Italia (e Argentina e
Portogallo ...) come hanno fatto.
Adrian Salbuchi è un analista polico
Questa e' la realta', e chi mi dice ancora che sono complottista vive
nel mondo dei puffi