Di seguito vi descriverò come costruirsi un piccolo impianto solare per accendere una/due lampada/e per qualche ora.
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Vi potrebbe essere utile per una cantina, una baracca o qualsiasi altro locale di cui non necessita una luce accesa per molte ore, inoltre, se non arriva corrente al locale possiamo evitare di fare allacciamenti alla corrente elettrica, tirare fili o altro.
I componenti principali di cui abbiamo bisogno sono 4 e di facile reperibilità.
1 – Un regolatore di carica da 12/24V (quello nella foto è da 12A, significa che può supportare una corrente in entrata dai pannelli solari al massimo di 12A, per il nostro impianto + che sufficiente, andrebbe bene anche uno da 5A)
2 – Delle batterie, per il nostro esempio prendiamo una batteria da 12V 7A
3 – Ovviamente dei pannelli solari, per il nostro esempio una pannellino da 5W è sufficiente
4 – Un inverter, quello nella foto è da 500W ma per il nostro esempio può andar benissimo anche uno meno potente
Totale spesa (indicativamente)
Pannello 5W 35€
Regolatore di carica 35€
Batteria 7A 15€
Inverter 35€
Totale 120€
A questo totale dovremo aggiungere le spese per un po’ di filo elettrico (se già non l’abbiamo in casa), un paio di lampade a basso consumo (tipo da 10W) da 220v con il loro portalampade per collegarle all’inverter oppure se preferiamo possiamo utilizzare direttamente le lampade a 12v e collegarle direttamente alle batterie/regolatore di carica senza bisogno dell’inverter.
Se non sapete dove reperire questo materiale potete provare a guardare su www.ilportaledelsole.it oppure su www.fieradellelettronica.it e vedere sul calendario, presente sul sito, quando è la fiera più vicina a voi.
Ora passiamo alla realizzazione del nostro impianto, ecco un piccolo schema semplice semplice di come potrebbe essere il nostro impianto
La realizzazione del progetto è molto facile ma ve la spiegherò passo passo.
Prendiamo i nostri pannelli e mettiamoli rivolti verso sud (se possibile) o dove riescono a prendere più ore possibile di luce durante l’arco della giornata. I pannelli sopportano tranquillamente qualche intemperie, comunque chiedete sempre dove li comprate se possono stare all’aperto. Se è possibile metteteli ugualmente sotto un tetto di certo non gli farà male.
Una volta fissati prendiamo i due fili che escono dal pannello, positivo (+) e negativo (-), non dovrete far altro che collegarli all’entrata del regolatore di carica (quella con il disegno dei pannelli solari).
Prendete la batteria e fate lo stesso, praticamente collegati i due fili alle due entrate del regolatore di carica dove c’è disegnata la batteria.
Ora le batterie si caricheranno e una volta cariche il regolatore staccherà la corrente in automatico per evitare di danneggiare le batterie.
Adesso potete prendere l’inverter ma lo dovrete collegare direttamente alla batteria perché non c’è bisogno di collegarlo al regolatore, infatti anche l’inverter stacca l’erogazione di elettricità in caso di scarsa corrente per evitare il danneggiamento della batteria, proprio come il regolatore di carica.
All’inverter potremo attaccare qualsiasi cosa, infatti porta la corrente da 12v delle batterie a 220v (come quella di casa), dobbiamo solo far attenzione alla potenza massima che l’inverter potrà erogare. Per esempio un inverter da 300 watt potrà accendere un bel po’ di lampadine da 20W ma non un phon…visto che generalmente sono intorno a una potenza di 1500-2000W.
Inoltre tenete conto che una batteria da 12v 7a è poco potente e quindi se attaccate un inverter da 2000w con un phon attaccato non durerà a lungo la corrente…comunque una pagina con un po’ di formule la metterò al più presto, controllate il menù in alto a sinistra.
Ora il lavoro è fatto ma se vogliamo possiamo evitare l’acquisto dell’inverter e attaccare delle luci a 12v al regolatore di carica nello spazio rimasto, quello con disegnato le luci. Mi raccomando però di collegare luci da 12v altrimenti non funzioneranno.
Un gentilissimo lettore (M.B.) che ringrazio nuovamente mi ha ricordato che sono in commercio ottime lampade a 12v da soli 3W molto luminose e abbastanza economiche, intorno ai 9€, inoltre consumando così poco possono essere utilizzate tranquillamente in alternativa alle classiche luci a basso consumo che solitamente sono di circa 15/20 W, se facciamo un piccolo conto 15w diviso 3w ci accorgiamo che quello consumato da una singola lampada a basso consumo equivale a 5 lampade a led. Se vi interessano qui potete trovarle http://stores.ebay.it/innovatech99/FARETTI-LED-/_i.html?_fsub=2318228017&_sid=1000088957&_trksid=p4634.c0.m322 o se volete potete costruirle voi comprando i led da qui: http://www.led1.de/shop/index.php?cName=samsung-led-c-227&xploidID=440895ae4a14333407372f6aad04cf51
Nessuno comunque vi obbliga ad usare solo l’inverter o le lampade a 12v collegate al regolatore. Potete collegare tutto senza problemi…batterie permettendo.
Potete aumentare la capacità delle batterie semplicemente collegandole in parallelo (+ con il + e – con il -) in tal modo aumenterete gli ampere (per es. se collego in parallelo 2 batterie da 7A avrò 7×2=14A) in pratica la quantità di corrente, ma tenete conto che più ampere vuol dire anche avere bisogno di maggiore potenza dei pannelli (anche per queste cose su come calcolare quali pannelli per quali batterie metterò una pagina, voi controllate il menù in alto a sinistra).
Lo stesso, come le batterie, lo potete fare con i pannelli, infatti se li collegate in parallelo aumenteranno gli ampere prodotti. Diversamente se li collegherete in serie (+ con – e – con il +) aumenteranno i volt
Esempio se avete 2 pannelli da 0,5 ampere e li collegate insieme avrete 1A prodotto.
Bene il grosso è fatto.
Se avete dubbi o consigli mandatemi pure una e-mail.
QUALE PANNELLO SOLARE
attenzione, questa sezione è solo per darvi un’idea, considerate che con il passare del tempo queste tecnologie subiranno grandi variazioni.
I pannelli solari possono essere:
– in silicio monocristallino
– in silicio policristallino
– o thin film chiamato anche amorfo
Vediamo i pregi e difetti di questi tre tipi di pannelli
SILICIO MONOCRISTALLINO
Pannello Monocristallino significa che ogni cella è formata da un singolo cristallo di silicio.
PRO
– E’ il pannello che presenta il miglior rendimento per mq
– Occupa meno spazio rispetto agli altri tipi di pannelli, ideale per chi ha uno spazio di posa limitato
CONTRO
– Prezzo elevato
SILICIO POLICRISTALLINO
Pannello Policristallino (chiamato anche multicristallino) significa che ogni cella è formata da un insieme di più cristalli di silicio, vengono realizzati partendo dal silicio riciclato. Questa minor purezza è la causa di un rendimento inferiore. Per farvi un esempio per avere la stessa potenza rispetto al monocristallino devono occupare il 10% circa di spazio in più.
PRO
– Costano meno rispetto al monocristallino
CONTRO
– Occupano più spazio
THIN FILM O AMORFO
In questo caso si parla di modul, sono formati da uno strato sottilissimo di silicio cristallino applicato su una lastra di vetro.
PRO
– Sono flessibili
– A temperature molto alte rendono meglio rispetto ai modelli precedenti
– In condizioni di basso irraggiamento (tipo nebbia o nuvoloso) rendono meglio rispetto ai modelli precedenti
CONTRO
– Prezzo elevato, costano circa come il monocristallino
– Rendono la metà del monocristallino eccetto nelle condizioni che ho riportato nei pregi
Ora sta a voi scegliere quale pannello solare è adatto alle vostre esigenze.
Per finire vi riporto alcune formule che potrebbero tornarvi utili
FORMULE UTILI
Calcolare la potenza in Watt di una batteria:
V x A = W
Per esempio se abbiamo una batteria da 12V 7A i W saranno 12×7=84W, questo vuol dire che la batteria potrà erogare 84W per un’ora poi sarà scarica.
Calcolare quanti Ampere eroga il nostro pannello:
V / W = A
Per esempio se abbiamo un pannello da 12V 5W gli ampere saranno 5W / 12V = 0,416A
Calcolare quanto tempo impiega un pannello per caricare una batteria:
Ipotizziamo di avere la nostra batteria da 12V 7A, cioè 84W e un pannello da 5W. La formula sarà la seguente
Wbatteria / Wpannello=Ore di carica necessarie
84W / 5W = 16,8 ore
ovviamente le ore sono intese mentre il pannello è al massimo carico, questo vuol dire che se c’è nuvolo le ore necessarie per la carica saranno notevolmente maggiori.
Possiamo anche fare questo calcolo con gli ampere. Prendiamo i due esempi precedenti, abbiamo un pannello che eroga 0,416Ah (Ah significa ampere ora) e una batteria da 7A quindi usiamo questa formula:
Abatteria / Apannello = ore di carica necessaria
7A / 0,416A = 16,8 ore
Calcolare quanto tempo può una batteria tenere accesa una lampadina:
Wbatteria / Wlampadina = ore di accensione
Prendiamo sempre la nostra batteria di esempio da 84W e una lampadina a basso consumo da 20W come esempio, ecco la formula:
84W / 20W = 4,2 ore di accensione e poi la nostra batteria sarà scarica
Calcolare quale resistenza mettere:
V / A = Ohm (resistenza)
Ma la cosa migliore in caso di tensioni basse (tipo se state facendo delle lampade a led) è questa:
(Vs – Vd) / I = Ohm dove Vs è la corrente di cui disponiamo (per esempio una batteria da 9V), Vd è la corrente che consumeremo (per esempio un led che di solito consuma di 3V) e I sono gli ampere che consumeremo (per esempio ammettiamo che il nostro led consuma 0,02 A) la formula sarà così:
(9V – 3V) / 0,02 = 300 Ohm quindi dovremo trovare una resistenza con valore più vicino al 300.
Calcolare la potenza della resistenza:
Le resistenze oltre al valore in Ohm, sono caratterizzate anche dalla potenza in watt, si trovano resistenze da 1/8 di W (0,125W) da ¼, ½, 1W, quindi come calcolare di quale resistenza avremo bisogno? Ecco come faremo:
(Vs – Vd) x I = W
Ipotizziamo di avere un led da 3V e 0,02A e come alimentazione una batteria da 9V ecco la formula:
(9V – 3V) x 0,02A = 0,12 W in questo caso si potrà utilizzare una resistenza da 1/8 di Watt
Fonte: http://www.planetinfo.info/energie-alternative/3-guida-costruzione-piccolo-impianto-fotovoltaico.html